

Dal Cnel un documento sul lavoro in carcere per Nordio
Brunetta, promuovere equiparazione diritti tra liberi e detenuti
Un documento di osservazioni e proposte in materia di studio, formazione e lavoro in carcere da trasmettere al ministro della Giustizia Carlo Nordio. È quello messo a punto dal Cnel con l'obiettivo "di collaborare alla predisposizione del Regolamento attuativo sul lavoro penitenziario previsto dall'articolo 37 del decreto-legge 48/2025. "Si tratta di un adempimento imprescindibile per agevolare in maniera sistematica il collegamento tra imprese e istituti penitenziari", ha spiegato il presidente del Cnel, Renato Brunetta. Il documento si propone di riformare l'ordinamento penitenziario, promuovendo l'equiparazione di diritti tra lavoratori liberi e detenuti, e l'attivazione di una rete interistituzionale per attrarre risorse e creare occupazione. Centrale è il ruolo del Segretariato Permanente istituito presso il Cnel. Il documento include proposte per la modifica del regolamento penitenziario, il potenziamento della legge Smuraglia, l'uso della piattaforma SIISL per l'inclusione lavorativa e lo sviluppo della formazione scolastica e universitaria in carcere. E' infatti convinzione del Cnel che la riduzione della recidiva sia un indice misurabile della capacità di un sistema di trasformare la sanzione penale in opportunità di cambiamento. A tal fine, spiega il Cnel, è fondamentale che sia sempre più riconosciuto e valorizzato in tutte le sedi istituzionali e nei processi organizzativi di funzionamento del sistema di governance il ruolo dei corpi intermedi, a partire da quello delle organizzazioni sindacali, delle organizzazioni dei datori di lavoro e del terzo settore. Le priorità indicate nel documento sono tra le altre: riconoscere pienamente il lavoro penitenziario; valorizzare la contrattazione di secondo livello; promuovere in modo stabile e strutturale la presenza dei servizi sociali, fiscali e previdenziali negli istituti; favorire una diffusa attività formativa per sostenere nella popolazione detenuta/fine pena le competenze della cittadinanza digitale, nonché il loro reinserimento lavorativo e sociale.
F.Francois--JdCdC