

Famiglie ostaggi contro Netanyahu,'ogni rinvio pericolo mortale'
Denunciano attacco in Qatar e chiedono un accordo
Migliaia di persone, tra cui famiglie di ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas ed ex ostaggi, sono scese in piazza a Tel Aviv come ogni sabato, stavolta per condannare l'attacco in Qatar e per sollecitare ancora una volta un accordo per riportare a casa i loro cari, sottolineando che "ogni giorno di ritardo è un mortale pericolo". E indicano nella persona del premier Benyamin Netanyahu "l'unico ostacolo al raggiungimento di un accordo". La folla si è radunata come di consueto in quella che è stata ribattezzata la piazza degli Ostaggi. "L'attacco contro la leadership di Hamas in Qatar sembra aver fatto naufragare i colloqui per il rilascio degli ostaggi a Gaza e un accordo di cessate il fuoco", ha osservato un oratore, citato da Times of Israel. L'ex ostaggio Sharon Alony Cunio, il cui marito David è ancora prigioniero di Hamas a Gaza e si ritiene sia vivo, ha accusato il governo di aver procrastinato il rilascio dei restanti 48 prigionieri, mettendo a repentaglio la loro vita. "I negoziati sono stati nuovamente interrotti, e questa volta con fuoco e colonne di fumo. Ogni ritardo rappresenta un pericolo mortale", ha detto. "Non sono disposta a diventare un altro nome nella lista delle vittime dell'ottusità del governo. Chiedo di salvare la vita di David e di tutti gli ostaggi ancora in vita, e di riportare indietro tutti gli ostaggi caduti, ora", ha detto.
B.Blanc--JdCdC