Udienza a Parigi per fake news su sessualità Brigitte Macron
10 imputati,anche una medium già condannata e assolta in appello
Dieci persone compaiono oggi come imputati in tribunale a Parigi per molestie on line nei confronti della première dame di Francia, Brigitte Macron, bersaglio di informazioni virali secondo le quali sarebbe una donna trans. Sul banco degli imputati, otto uomini e due donne (un insegnante, un gallerista, un uomo politico, un informatico, una medium, fra gli altri) compariranno a partire dalle 13:30 oggi e domani. L'udienza è legata al processo avviato da Emmanuel e Brigitte Macron negli Stati Uniti per diffamazione in relazione all'espandersi al di là dei confini della Francia di questa voce sull'identità sessuale della première dame. Gli 8 imputati - riferisce la procura - sono accusati di aver espresso nei confronti di Brigitte Macron diverse affermazioni tendenziose sul suo "genere", la sua "sessualità", attribuendo la sua differenza di età con il marito a un fenomeno di "pedofilia". La denuncia fu presentata da Brigitte Macron il 27 agosto 2024 ed ha portato a una serie di fermi. I legali della première dame non hanno confermato se lei sarà presente in aula oggi. Tra le affermazioni che la procura considera "fake news" quella secondo la quale Brigitte Macron, che da celibe portava il cognome Trogneux, non sia mai esistita, e che il fratello Jean-Michel avrebbe preso questa sua identità dopo la sua "transizione". Tra gli imputati accusati di aver diffuso per anni questa falsa notizia, c'è la "medium", "giornalista" e whistleblower di 51 anni Delphine J., nota con lo pseudonimo di Amandine Roy. Condannata per diffamazione in primo grado nel settembre 2024 dalla giustizia francese, insieme a Natacha Rey, a pagare diverse migliaia di euro di danni e interessi a Brigitte Macron e 5.000 a suo fratello Jean-Michel Trogneux, la "medium" è stata assolta in appello lo scorso 10 luglio. Brigitte Macron e il fratello hanno quindi fatto ricorso in Cassazione.
R.Robin--JdCdC