Journal du Club des Cordeliers - Colleghi e autorità alla camera ardente di Baudo

Colleghi e autorità alla camera ardente di Baudo
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Colleghi e autorità alla camera ardente di Baudo

Conti: 'impossibile esserne erede'. Giuli: 'doveroso omaggio'

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Tanti volti noti alla camera ardente di Pippo Baudo al Teatro delle Vittorie a Roma. "Scherzavamo sempre sul fatto che eravamo le 4 B del '36: Banfi, Baudo, Bergoglio e Berlusconi e ahimè sono rimasto solo io...", ha detto un emozionato Lino Banfi. "Si è spenta la tv, personalmente si è spento un faro, un punto di riferimento importantissimo però in qualche modo è uno di quei personaggi che passano alla storia quindi non ci lasceranno mai per tutto quello che ci ha regalato", ha sottolineato Carlo Conti, aggiungendo che "non esistono eredi, è impossibile essere eredi di Baudo". Un pensiero anche da Max Giusti. "Lui ha accompagnato un Paese, quando qualcosa lo diceva Pippo Baudo voleva dire che era vero - ha detto -. Era una persona straordinaria che ti rispondeva sempre al telefono, se c'avevi bisogno lui correva". Tra i presenti anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli. Essere qui - ha detto - è "un doveroso omaggio all'uomo che ha rappresentato la migliore televisione italiana, una grande forma di intrattenimento, che al tempo stesso non ha mai rinunciato ai canoni del servizio pubblico". Presenti anche i vertici Rai. "Pippo è con noi - ha detto il direttore generale della Rai Roberto Sergio - e quindi tutti si ispireranno a lui compreso credo anche il giovane De Martino che è uno straordinario performer".

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L.Lemoine--JdCdC