Sindrome di Down, nuova strada per migliore qualità del sonno
Un farmaco si è dimostrato efficace in topi,al via trial clinico
Si apre una nuova possibilità per migliorare la qualità del sonno in bambini e adolescenti con sindrome di Down, un problema che colpisce il 66% delle persone e che incide in modo significativo sulla qualità della vita: il farmaco bumetanide, già usato da anni per il trattamento di diverse patologie, si è dimostrato efficace in esperimenti fatti sui topi ed è in fase di avvio un trial clinico su pazienti dai 10 ai 17 anni presso l'Ospedale Bambino Gesù di Roma, co-sponsorizzato dallo stesso Ospedale e dall'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Lo studio sugli animali è stato pubblicato sulla rivista iScience ed è condotto da un gruppo internazionale di ricercatori guidato dall'Iit, con la partecipazione per l'Italia anche dell'Università di Genova. Il bumetanide è un noto farmaco usato principalmente come diuretico, ma negli ultimi anni si è iniziato a esplorarne l'uso anche in campo neurologico. Per valutarne gli effetti sul sonno, i ricercatori coordinati da Laura Cancedda e Valter Tucci lo hanno somministrato a topi geneticamente modificati per fare da modelli della malattia: sebbene la durata complessiva del sonno non sia aumentata, il bumetanide ha dimostrato di migliorarne la qualità. "Il sonno è un processo fondamentale per il benessere umano - dice Tucci - essenziale per il recupero fisico e mentale, e cruciale anche per il corretto neurosviluppo di un individuo". Il trial clinico che sta iniziando a Roma valuterà ora l'efficacia anche sugli esseri umani. "I trial clinici rappresentano un'opportunità unica per esplorare nuovi trattamenti in maniera rigorosa e approfondire la nostra comprensione delle malattie - aggiunge Cancedda - sono essenziali per fare progressi concreti nella medicina e, di conseguenza, per migliorare la vita dei pazienti".
R.Renault--JdCdC