Journal du Club des Cordeliers - Notte degli esami per detenuti maturandi,Venditti canta per loro

Notte degli esami per detenuti maturandi,Venditti canta per loro
Notte degli esami per detenuti maturandi,Venditti canta per loro

Notte degli esami per detenuti maturandi,Venditti canta per loro

Cantautore nell'Ipm romano: 'Ragazzi studiano anche in carcere'

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La "Notte prima degli esami" è arrivata ed è stata un grande successo. Ieri sera, alla vigilia degli esami di maturità, nell'Istituto penale per minorenni di Casal del Marmo, Antonello Venditti ha cantato per 39 ragazze e ragazzi detenuti e 15 studentesse e studenti del liceo classico "Virgilio", del liceo scientifico "Pasteur" e dell'istituto alberghiero "Domizia Lucilla". Grande emozione tra i giovani detenuti e gli studenti quando il grande cantautore romano ha eseguito al pianoforte i suoi pezzi di maggior successo come "Notte prima degli esami", "Ci vorrebbe un amico" e "Le cose della vita". Hanno partecipato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il sottosegretario Andrea Ostellari, e il capo del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, Antonio Sangermano. L'incontro tra i ragazzi e il cantautore romano è stato moderato dalla giornalista Francesca Fagnani. Il ministro Nordio, nel suo breve intervento, ha ringraziato Venditti "con grande affetto. È solo l'inizio di un percorso che porti all'interno delle carceri l'arte, e quindi un po' di buonumore. È proprio l'arte una delle poche cose che può salvarci dalle cattiverie del mondo e anche dai nostri errori". Per il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, "stiamo cercando di fare il massimo perché i luoghi come questo Ipm possano diventare luoghi di vera rieducazione, di vero riscatto, di vera speranza. Per fare questo ovviamente c'è bisogno di investimento, e momenti come questo ci permettono di raccontare, di incontrare, di trovarci e di discutere. Quindi ringrazio Antonello Venditti per questa occasione, che non sarà ovviamente l'unica". Il capo Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità, Antonio Sangermano, ha evidenziato: "Le canzoni di Venditti come 'Ogni volta' e 'Ricordati di me' insegnano che l'abbandono, la sofferenza dell'amore, non va mai trasformata in violenza, ma va accettata. È bello un uomo che piange per amore, e non un uomo che alza le mani. Quindi ai ragazzi dico: imparate a piangere per amore, perché è una cosa bella, ma non usate mai violenza, né verbale, né fisica, nei confronti delle donne". Ampio spazio hanno avuto, infine, le domande delle ragazze e dei ragazzi presenti, sia detenuti che non. Oltre a sei studenti anche cinque giovani detenuti hanno dato sfogo alla loro curiosità su Antonello Venditti con domande semplici e dirette: "Ti è mai venuto in mente di scrivere una canzone sui detenuti?", "Hai mai cantato in un carcere? È la tua prima volta?", "A quale canzone sei maggiormente legato?", "Come è stata la tua notte prima degli esami?", "Come mai hai deciso di venire a cantare in carcere?". Il cantautore rivolgendosi ai ragazzi e a tutti i presenti poi ha dichiarato che "l'idea che la società civile ha di un carcere è quella che i carcerati sono carcerati e basta. La vita spirituale, la vita affettiva, sessuale e culturale di un detenuto, in questo caso giovane, è poco interessante; noi ci fermiamo spesso alla superficie. Invece l'idea che ci siano dei ragazzi e delle ragazze che qui studiano e che, paradossalmente, rendono questo carcere anche una classe, un'aula, un luogo di rieducazione e costruzione, è un'idea di speranza e di futuro che mi conforta e mi commuove".

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G.Girard--JdCdC