

Carmen firmata Guttuso, l'omaggio dell'Opera di Roma a Bizet
Per i 150 anni del capolavoro. Welber sul podio, regia di Ceresa
Anche Il Teatro dell'Opera di Roma rende omaggio a Bizet e ai 150 anni del suo capolavoro, Carmen, andata in scena pochi mesi prima della morte del compositore. La fondazione musicale di Roma ripropone lo storico allestimento con scene e costumi firmati da Renato Guttuso, ideato nel 1970 con la regia di Sandro Bolchi e ripreso una sola altra volta, nel 1973. Le sette rappresentazioni, dal 21 al 28 giugno (anteprima giovani il 20) , vedranno sul podio Omer Meir Wellber, prossimo direttore musicale della Staatsoper Hamburg e della Filarmonica di Amburgo all'Elbphilharmonie; la regia di Fabio Ceresa, al debutto al Costanzi. L' allestimento ha richiesto un imponente Imponente il lavoro di ricostruzione di scene e costumi. Guttuso realizzò mille i disegni, di cui più di cinquecento distrutti prima di concretizzare le scene. Dell'allestimento originale sono sopravvissute solo le tele dipinte. Per la ricostruzione delle quinte armate e gli elementi praticabili, con un ripensamento delle soluzioni scenotecniche, ci si è basati sulle foto di scena dell'epoca. Questo lavoro ha prodotto oltre 150 disegni tecnici. Sono stati realizzati ex novo 30 pareti, 20 carrelli, 80 elementi costruiti, un nuovo fondale e un nuovo soffitto per il terzo atto. Degli oltre 350 costumi disegnati da Guttuso e indossati alla prima assoluta, ne sono stati ritrovati e catalogati 310. Anche se non tutti utilizzabili, sono stati una base fondamentale per il lavoro di ricostruzione. Indispensabili, inoltre, i disegni in bianco e nero pubblicati in un articolo dell'epoca e le foto e all'unico bozzetto a colori (di una sigaraia) custodito presso la Fondazione Guttuso. L'opera, ribattezzata dai media "La Carmen in minigonna", aveva fatto parlare sia prima sia dopo il debutto. Interprete principale il celebre mezzosoprano Grace Bumbry. Aveva interpretato il ruolo più di 125 volte in tutto il mondo ma mai in Italia, dove cantava per la seconda volta in assoluto dopo Napoli. Importanti anche gli altri nomi in locandina, primo fra tutti quello del tenore Richard Tucker (Don José) e un giovane Leo Nucci (Dancairo). Anche per questa ripresa sono chiamate star internazionali, tra le quali il mezzosoprano francese Gaëlle Arquez, già applaudita in Europa nel ruolo del titolo e per la prima volta sul palco della Fondazione capitolina. Al suo fianco, nei panni di Don José, Joshua Guerrero, Erwin Schrott nella parte di Escamillo e Mariangela Sicilia nei panni di Micaëla. Nelle repliche del 22, 25 e 27 giugno è impegnato il cast alternativo con Ketevan Kemoklidze (Carmen), Jorge de León (Don José), Andrei Bondarenko (Escamillo) ed Ekaterina Bakanova. In scena il Coro del Teatro dell'Opera di Roma diretto da Ciro Visco. Con la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell'Opera di Roma.
S.Schmitt--JdCdC