

Zampaglione e i soldout finti, "a pagare sono gli artisti"
Post su Facebook, "meccanismo sta distruggendo live e carriere"
Federico Zampaglione interviene, via Facebook, sulla vicenda dei sold out pompati. Ovvero di "tutto esaurito" ottenuti a botte di biglietti gratuiti o sottocosto. Una pratica che pare sempre più diffusa. Il leader dei Tiromancino, da regista quale è, spiega la questione come fosse una sceneggiatura. "Proverò a spiegarvelo a modo mio, con una pagina di sceneggiatura, dopo aver visto questa storia succedere per circa 30 anni; con un impennata spaventosa in tempi recenti, soprattutto ovviamente ai danni di artisti ancora giovani ed inesperti", è l'inizio del suo racconto pensato come un dialogo tra artista e organizzatore di concerti ("il post è generico, quindi non riferito a nessuno in particolare ma ad una abitudine che da anni - sottolinea -, sta distruggendo il meccanismo dei concerti e molte carriere"). "Bro, credo che a questo punto… dopo il successo virale del tuo singolo, meriti qualcosa di più, dobbiamo fare il grande salto", fa dire Zampaglione al manager di turno. "Bisogna dare un segnale forte, uscire dal mucchio, far capire che tu sei al di sopra dei tuoi colleghi… ci vuole un tour nei palazzetti, anzi negli stadi e deve essere sold out!". L'artista è titubante: "ma siamo sicuri? Non so se…". Ma poi cede alle lusinghe: "Il tuo sogno finalmente si andrà a coronare, al resto penso io". Se i biglietti si vendono tutto bene - spiega ancora Zampaglione -, ma se non si vendono, "come purtroppo accade sempre più spesso perché si vuole troppo", il manager passa all'attacco: "Abbiamo un problema… anche serio, non stai vendendo un cazzo, lo stadio è semivuoto!". Ma, dice, una soluzione ci sarebbe: "te lo riempio io lo stadio (o il Forum), ci sono biglietti gratuiti, ad un euro, 10 euro, invitiamo tutti i dipendenti di banche, assicurazioni, aziende a noi vicine, mettiamo biglietti in regalo con la spesa nei supermercati, facciamo contest con influencers, retate nei locali con i biglietti…insomma fammi fare il mio lavoro". Ma tutto ciò ha un costo, e a pagare è l'artista. "Una buona parte dei costi per riempire lo stadio, ad ora vuoto, te li accolli tu. Da questo momento in poi tu vai e fai (per anni) solo quello che ti dico io e tutto ciò che guadagni per un buon 85% è mio, perché devo rientrare". Zampaglione conclude con la "triste morale della favola: solletica l'ego di qualcuno (meglio se ingenuo o megalomane) e poi mangiaci sopra a vita!".
M.Morin--JdCdC