Journal du Club des Cordeliers - Duran Duran agli I-Days, il concerto è anche festa di compleanno

Duran Duran agli I-Days, il concerto è anche festa di compleanno
Duran Duran agli I-Days, il concerto è anche festa di compleanno

Duran Duran agli I-Days, il concerto è anche festa di compleanno

Torta per 65 anni di John Taylor 'davanti al pubblico migliore'

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Un appello alla pace per Gaza e l'Ucraina, gli auguri del pubblico per i 65 anni di John Taylor: il concerto dei Duran Duran agli I-Days è stato un viaggio avanti e indietro nel tempo, negli ultimi quarant'anni abbondanti di storia del pop. Ventimila gli spettatori, buona parte ex adolescenti degli anni Ottanta a cantare e ballare tutti i brani. Riscaldano l'atmosfera Night Boat e Wild Boys e Hungry Like a Wolf poi tocca a James Bond con la colonna sonora fatta nel 1986 per A View to a Kill. I Duran Duran non sono certo ragazzini ma non importa. Invisibile da Future Past è un ritorno al presente dal disco del 2021 ma poici si tuffa di nuovo negli anni Ottanta con Notorious con il videoled alle spalle che mostra una New York stilizzata. "Vi state divertendo agli i-Days?" chiede al pubblico Simon. Ringrazia Les Votives, il gruppo di apertura che mentre suonava fra gli applausi ha mostrato una bandiera della Palestina introduce Night Runner, un featuring del 2007 con Timbaland e Justin Timberlake e Super Freak cover inserita nell'ultimo lavoro Danse Macabre. Ed è una cover, degli Electric Light Orchestra Evil Woman, prima di Friends of Mine, altro brano del loro album Duran Duran, quando sia gli anni Ottanta sia la loro carriera erano all'inizio. Sullo sfondo passano le immagini di film horror cult. Per Careless Memory vengono proiettate le parole sul led, ma in pochi ne hanno bisogno. "Prendetevi un minuto per pensare a chi muore a Gaza" dice Simon sperando nella pace e citando anche "i nostri fratelli e sorelle in Ucraina. Gente che lotta solo per vivere in pace in un Ordinary World". Ed è proprio Ordinary World che intona. Poi chiama la corista Anna Ross per Come Undone, momento più intimo. Le luci tornano con Sunrise che tutti ballano battendo le mani a tempo. "Come stai?' chiede al pubblico in italiano prima di presentare tutti i membri della band. "Play the fucking bass John" è il modo in cui saluta John Taylor e chiede al pubblico di augurargli buon 65mo compleanno (non è ancora il momenti di cantare Tanti auguri a te) prima di intonare Planet Earth, un ritorno alle origini, seguito da The Reflex. "Sorridete e fare una faccia da selfie perché Nick vi farà una foto" chiede prima di Girls on Film e Psychokiller. Ma è già ora dei bis. Simon sul palco con una bandiera italiana invita a cantare Save a Prayer e poi, adesso è il momento, Happy Birthday a John con la moglie che porta sul palco la torta "davanti al pubblico migliore per festeggiare". Ma è solo un attimo prima del clou con Rio, successo aperto dalla sua linea si basso di John. Il brano è del 1982 ma oggi non sembra.

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P.Picard--JdCdC