A San Luigi de' Francesi Messa per Giubileo di Amarouch e Peres
Messaggio di pace in Europa e Medio Oriente feriti dalla guerra
Testi sacri e antichi, che da secoli portano la preghiera dei cristiani e ne esprimono la fede, che dialogano con la musica contemporanea. Il Gloria, il Kyrie e l'Agnus Dei che si intrecciano con ispirazione tratte dalle polifonie corse, georgiane, albanesi o pigmee, esplorando al contempo le tecniche vocali contemporanee per far emergere timbri e armonie di rara singolarità. "Una messa per il Giubileo…" è la sfida che i Pii Stabilimenti di Francia a Roma e l'Ambasciata di Francia presso la Santa Sede accolgono e mettono in scena in due concerti per sei voci maschili e un ensemble di venti musicisti il 7 e 8 novembre alle 20.30 - chiesa di San Luigi de' Francesi. Per interpretare questa Missa Iubilaea, affidata a Samir Amarouch, già residente alla Villa Medici, compositore giovane ma già tra i nomi più significativi della musica contemporanea, entrano in scena musicisti provenienti da Francia e Italia, assieme all'Ensemble Organum diretto dal grande Marcel Pérès che per l'occasione ha scelto di uscire dal suo consueto repertorio - la musica medievale - per aprirsi a ciò che la creazione contemporanea può dire di Dio e del suo mistero. L'opera, composta tra Parigi e Roma in un'Europa e un Medio Oriente feriti dalla guerra, porta come sottotitolo "shalom" in riferimento a quel momento delicato in cui il messaggio di Cristo sembrò incarnarsi in diretta televisiva nel gesto dell'anziana pacifista israeliana che offrì una stretta di mano e la parola, "pace e salvezza", a uno dei suoi rapitori, spiazzato nonostante il passamontagna e il kalashnikov. Una semplice donna che rispondeva all'orrore non con l'orrore, ma con il rispetto e la considerazione. Il concerto è anche l'occasione per visitare - dopo il restyling dell'impianto di illuminazione con led di ultima generazione curato da Marco Frascarolo di Fabertechnica - San Luigi de' Francesi, culla di tre fra i più meravigliosi e noti dipinti di Caravaggio, quelli del ciclo di San Matteo, e prima importante commissione pubblica dell'artista ma anche capolavoro barocco contenente pregevoli opere di altri famosi artisti, chiesa molto amata e visitata dai romani ma anche dal 1518 nuovo e più grande luogo di culto alla comunità francese. Assieme ai nuovi sistemi di prevenzione incendi ed illuminazione è stato realizzato il nuovo impianto di diffusione sonora, anch'esso articolato su diversi scenari per ottimizzare l'intellegibilità della parola oltre alla qualità estetica del canto e della musica.
F.Fontaine--JdCdC