

Santamaria, Bobulova e Mainetti tra i vincitori del Globo d'Oro
Miglior film Il nibbio di Tonda, a Pupi Avati il premio Carriera
(di Francesco Gallo) Miglior film è risultato 'Il Nibbio' di Alessandro Tonda con la tragica missione che costò la vita all'agente segreto Nicola Calipari; miglior commedia invece a U.S. Palmese dei Manetti bros., "per la sua capacità di raccontare sogni e ironia in modo leggero ma significativo"; premio alla Carriera a Pupi Avati, regista con oltre quarant'anni di carriera e, infine, Gran Premio Stampa Estera ad Isabella Rossellini che ha salutato il riconoscimento con video messaggio di ringraziamento. Questi alcuni momenti stasera nella Sala della Protomoteca in Campidoglio della cerimonia di consegna della 65ma edizione del Globo d'Oro, riconoscimento assegnato dall'Associazione della Stampa Estera in Italia al meglio della produzione cinematografica italiana dell'anno. Tra gli altri premiati della serata, condotta da Betty Senatore, Barbora Bobulova miglior attrice per il suo ruolo in "Per il mio bene" e Claudio Santamaria, ovvero Nicola Calipari ne "Il Nibbio". Miglior serie tv per la stampa estera "L'arte della gioia" diretta da Valeria Golino; miglior documentario "Il mestiere di vivere" di Giovanna Gagliardo mentre il Globo Verde, istituito per promuovere le tematiche ambientali, a "Come se non ci fosse un domani", di Riccardo Cremona e Matteo Keffer. A "Ciao bambino" di Edgardo Pistone è stato assegnato il premio come miglior Opera Prima; giovane promessa è invece Beatrice Barison, attrice rivelazione capace di trasmettere con dolcezza e intensità il passaggio dalla musica alla recitazione, in un ruolo complesso e maturo; per la colonna sonora Globo a Federico De' Robertis per "Napoli New York"; fotografia a Maurizio Calvesi per "L'abbaglio"; sceneggiatura a "Le assaggiatrici", firmata da Doriana Leondeff, Silvio Soldini, Cristina Comencini, Giulia Calenda, Ilaria Macchia e Lucio Ricca, che hanno raccontato la vera storia delle donne tedesche incaricate come assaggiatrici personali di Hitler. Infine, a Gabriele Mainetti è stato assegnato il Globo d'Oro per la Miglior Regia con il film "La città proibita", "confermando la sua visione cinematografica originale e universale, capace di trasportare lo spettatore in un mondo fantastico eppure profondamente umano". La serata si è aperta con il premio al corto andato a "Chloe" di Matthias Salzburger, ambientato a Venezia "racconta con delicatezza il vissuto dei migranti che inseguono una vita dignitosa, restituendo uno sguardo umano e poetico su una realtà drammatica".
R.Roche--JdCdC